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La Fattoria del Torquato - la storia recente
Il nome deriva dalla
località (Torquato, appunto) ove sono situati i terreni
da sempre di proprietà della famiglia Giancola.
Formalmente è stata costituita da Italo Giancola nel
1970 mentre nel febbraio 2004 ha assunto la attuale
struttura organizzativa societaria in forma di
accomandita semplice.
La Fattoria del Torquato è il risultato della vita
laboriosa e paziente di FILIPPO e ITALO Giancola che
hanno realizzato le condizioni necessarie di base per
l’attuale struttura. L’olio extra-vergine prodotto nella
Fattoria è il risultato di un mixer di pregiate cultivar
scelte e curate con certosina secolare pazienza; la
qualità del prodotto, equilibrato e armonico, è
eccellente e non teme confronti.
Gli uliveti secolari e quelli di recente impianto sono
situati nelle colline teramane nell’agro di Sant’Omero a
ridosso del litorale adriatico; contribuisce alla
elevata qualità del prodotto l’eccellente microclima
della zona, la qualità del terroir, l’esposizione al
sole e la costante dolce asciutta arieggiosità.
Fattoria del Torquato - la
storia remota
La vecchia struttura dell’abitazione del titolare Italo
Giancola e sede della fattoria è situata nel centro
abitato della località Case Alte in via Santa Maria ad
Cellas, Sant’Omero (Teramo).
Il complesso praticamente poggiain parte sopra la
cosiddetta “grotta dei saraceni”.
Sono molti gli studiosi che si sono interessati della
grotta. C’è chi sostiene trattarsi di cisterne per la
conserva dell’acqua, chi di sepolcreti per avervi
rinvenuto monete, vasi, utensili vari e ossa umane.
Tuttavia è conosciuta, in zona, come “grotta dei
saraceni”; questo nome è stato attribuito,
presumibilmente, in epoca tardomedioevale o crociata (XII
secolo) col quale genericamente venivano indicati gli
invasori e/o briganti di qualsivoglia specie . E’
altresì probabile che la denominazione derivi dal fatto
che la grotta intorno al 1500 sia stata utilizzata come
nascondiglio e ricovero di persone e cose da sottrarre
alla furia saccheggiatrice dei turchi altrimenti detti
“saraceni” che in quell’epoca forti della loro flotta
(circa 120 navi) poi distrutta a Lepanto sottoponevano
le coste del basso e medio adriatico a continui e
ripetuti saccheggi. Storica fu la resistenza del
Castello di Tollo (in provincia di Chieti) la cui
battaglia fu combattuta nel 1566.
E’ comunque certo che trattasi di costruzione “romana”
in pozzolana (pietre triturate amalgamate in calce)
della lunghezza di mt. 11,90 larga m. 3 e con con
altezza di m. 3,70.
La volta è a botte, nella zona centrale è ben visibile
il punto in cui era collocato un “foro” del diametro di
cm. 80 attraverso il quale veniva raccolta l’acqua. Lo
spessore dei muri è, mediamente, di circa cm. 70-80.
Trattasi di opera a perenne testimonianza della capacità
ingegneristica romana. L’invaso doveva servire per
scorte di acque al servizio degli insediamente abitativi
romani posti nella zona.
Il centro abitato di Case Alte nell’antichità era
situato lungo il tratto della via Salaria che
diramandosi da Ascoli Piceno scendeva in Val Vibrata e,
dopo aver attraversato Castrum Rufi (attuale Garrufo)
Vicus Stramentarius (l’attuale santa Maria a Vico e
l’Ager Palmensis (attuale case Alte e S. Angelo Abbamano)
continuava per Castrum Novum (attuale Giulianova).
Nel 1983 nei pressi della chiesa di Sant’Angelo Abbamano
è stata rinvenuta una colonna: “il miliario” la cui base
poggiava sul cranio di uno scheletro umano. Il miliario
è un tronco conico alto cm. 63, diametro superiore di cm
58 e inferiore cm. 49 a base quadrangolare (63x63x15)
con la seguente scritta:
L. (= Fili)
METEL (= Metelli)
COS (= Consulius)
CXIX (= 119)
ROMA.
Tale iscrizione secondo gli studiosi ( De Guidobaldi:
l’antica Via salaria da Roma a Vallorino, Napoli. 1883;
Rasicci Antichità Romane a Sant’Omero. Sant’Egidio alla
Vibrata 1981) voleva ricordare il Console L: Cecilio
Metello Diademato figlio di Quinto Metello Macedonico
per avere egli costruito o restaurato la strada. Il
numero CXIX (119) stava ad indicare la distanza in
miglia tra Roma e Vallorino.
Fattoria del Torquato,
da quattro generazioni:
tradizione, esperienza, qualità.
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FATTORIA DEL TORQUATO SAS
di Filippo e Francesco Giancola & C.
64027 SANT'OMERO (TE)
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